Giorgia Meloni impone la tregua tra Salvini e Tajani
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Direttore: Alessandro Plateroti

La mossa di Giorgia Meloni: la “tregua” imposta agli alleati

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Il clima teso tra gli alleati di Giorgia Meloni ha imposto alla Premier di reagire e imporre alcune regole. La mossa per la “tregua”.

Gelo tra Salvini e Tajani, ma Giorgia Meloni sa come comportarsi. La Premier è chiamata a convivere con le sempre più frequenti scintille tra Lega e Forza Italia ma, a quanto pare, avrebbe trovato la soluzione per una sorta di “tregua” a tempo in modo da non dover perdere ore preziose che potrebbero servire a situazioni ben più importanti per l’Italia e per l’Europa.

Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni
Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni – newsmondo.it

La tensione tra Salvini e Tajani

Sono settimane delicate per l’Italia e per il mondo intero con diverse situazioni cruciali per il futuro ancora tutte da definire. Dai conflitti alle mosse in termini economici. Eppure, c’è chi, come Salvini e Tajani, non sembrano perdere tempo ad andarsi contro, più o meno direttamente. Lega e Forza Italia si trovano ormai da tempo a discutere e sostenere posizioni spesso molto differenti tra loro.

In questo senso, la Meloni non ha alcuna intenzione di vedere la sua maggioranza e i suoi alleati “farsi del male”. Ecco perché, messa sotto pressione, la Premier avrebbe deciso di intervenire richiamando all’ordine i due volti politici.

La “tregua” imposta da Giorgia Meloni

Il Giornale, infatti, ha spiegato quella che sarebbe stata la prima mossa della Meloni. In particolare di “Fdi – dove inizia a registrarsi un certo fastidio verso Salvini”. In questo senso, il partito avrebbe deciso di non mettersi in mezzo alle querelle tra i due alleati e “di non farsi coinvolgere nella polemica tra i due vicepremier”.

Una scelta che potrebbe aver fatto capire le intenzioni della Presidente del Consiglio che ha richiamato all’ordine i due alleati chiedendo una “tregua” che dovrebbe durare almeno fino al vertice di Parigi e che potrebbe anche resistere al congresso della Lega in programma il 5 e 6 aprile.

Dopo questa data, nuove tensioni potrebbero arrivare con le regionali che si dovrebbero tenere in autunno in Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Proprio quest’ultimo sembra essee il grande nodo da sciogliere.

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ultimo aggiornamento: 25 Marzo 2025 9:44

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